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Pannelli fotovoltaici: guida rapida alla scelta

Spesso si tende a trattare i moduli fotovoltaici come una commodity, ovvero un bene per cui c'è domanda ma che è offerto senza differenze qualitative sul mercato ed è fungibile, cioè il prodotto è lo stesso indipendentemente da chi lo produce.

Anche il modo con cui viene trattato il prezzo tra operatori del settore e non, ovvero dando un prezzo €/watt, farebbe pensare che la scelta sia una pura questione economica. Troppo spesso la scelta è determinata esclusivamente dal risparmio sull'investimento iniziale e di conseguenza sulla redditività puramente teorica dell’investimento.

Nulla di più sbagliato.

In realtà è bene ricordare sempre che i pannelli fotovoltaici non solo sono un prodotto ad alto contenuto tecnologico, ma sono beni che devono rimanere integri e funzionanti per decenni, nonostante siano destinati a rimanere all’aperto, esposti a qualunque condizione atmosferica: caldo, gelo, pioggia, neve, grandine, vento.

Vi sono diverse tecnologie presenti sul mercato da anni, altre sono arrivate da poco e altre ancora arriveranno. Non sono tutte uguali e a seconda delle condizioni climatiche del luogo in cui sono installati, dell’esposizione e del tipo di impianto che si vuole realizzare, le differenze sono determinanti e spesso possono rivelarsi esiziali per il futuro dell'impianto. Inoltre non è un prodotto che lavora da solo, è il cuore di un sistema più complesso in cui deve andare a braccetto con altri componenti e apparecchiature quali inverter o ottimizzatori, pertanto è importante che la scelta ricada sempre sul prodotto migliore per quella determinata situazione e non solo sulla carta.

Infine, trattandosi di un prodotto destinato alla produzione di energia elettrica in molti casi destinato a diventare parte della struttura dell’edificio in cui viene installato, deve necessariamente rispondere a criteri di affidabilità e sicurezza.

Alla luce di tutto questo, quando ci si accinge a scegliere i pannelli per un impianto fotovoltaico bisogna tenere in considerazione i seguenti punti:

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  • Tecnologia: le tre macrocategorie che includono del 90% dei moduli fotovoltaici presenti sul mercato sono monocristallino policristallino e film sottile, anche se quest’ultima è ormai in via di estinzione. I moduli monocristallini in linea di massima sono più efficienti e più cari, Il silicio monocristallino  è più puro del policristallino, la cui cella è formata da ed è formato da particelle di tipo e di forma diverse tra di loro. In realtà ormai le differenze tra le due tecnologie sono molto meno marcate rispetto a qualche anno fa e se è vero che il “mono” è ancora leggermente più caro ed efficiente e produce di più in condizoni ideali, è altrettanto vero che il “poly” in condizoni di minore insolazione produce qualcosa in più e soffre meno le alte temperature rispetto al fratello più “nobile”. Negli ultimi anni poi a queste due macrocategorie, il progresso tecnologico ha aggiunto la tecnologia half cut, la tecnologia PERC e addirittura, per installazioni a terra, la tecnologia bifacciale.

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  • Efficenza: nel fotovoltaico il temine efficenza non indica un generico buon funzionamento del pannello, ma indica un valore ben preciso: il rapporto tra potenza nominale e superficie occupata. A parità di condizioni dunque un pannello da 300 watt ad alta efficienza avrà le stesse prestazioni di un pannello da 300 watt a bassa efficenza, la differenza è che il primo avrà dimensioni ridotte rispetto al secondo. Pertanto in linea di massima l’alta efficenza è veramente utile quando ci sono limiti di spazio, qualora invece non si abbia questo problema, si può anche optare per un prodotto più economico e a bassa efficenza. Attenzione però, soprattutto nel caso di grandi impianti puntare sull’alta efficenza significa anche meno pannelli installati e meno costi di struttura, cavi e manodopera, pertanto la scelta va sempre ponderata tenendo in considerazione tutti i fattori.

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  • Bancabilità: un prodotto bancabile è sicuramente un buon prodotto in termini di qualità e garanzie di durata e prestazioni. In questo senso la “Bibbia” della bancabilità dei pannelli fotovoltaici si chiama Tier-1 di Bloomberg. Ne parliamo diffusamente e in modo approfondito in questa pagina.

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  • Certificazioni di fabbrica e prodotto: non sono solamente un sigillo di qualità, ma spesso rappresentano un obbligo di legge. Pur non essendo più determinanti per l’ottenimento dell’incentivo come ai tempi del Conto Energia, sono ancora richieste in molti casi. Ad esempio nei casi di revamping il GSE chiede le stesse certificazioni del vecchio Conto Energia (ne parliamo diffusamente qui). Oppure nel caso di installazioni su tetto per impianti di dimensioni medio grandi in Italia è richiesta la certificato denominata UNI 9177. Spesso interpretare la conformità e la veridicità di un certificato è un vero rebus, pertanto è consigliabile sempre rivolgersi a professionisti ed esperti del settore.

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  • Smaltimento: i moduli fotovoltlaici a fine vita vanno smaltiti secondo precisi criteri. L’onere spetta al primo importatore, che deve essere iscritto ad un consorzio di smaltimento e  in fattura metterà una voce specifica con indicato il costo di tale smaltimento per i moduli da voi acquistati. A quel punto non vi dovete preoccupare, non avrete altri oneri e i vostri moduli rispetteranno gli obblighi di legge. Utopia è iscritta da sempre al consorzio Ecoem, di cui potete scaricare qui l’attestato di adesione.

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  • Garanzia: vi sono due tipi di garanzia: sulla parte meccanica e sulla produzione. Nel primo caso una buona garanzia ha una copertura di 10-12 anni. La garanzia sulla produzione invece può arrivare a 25 anni e a sua volta si divide in lineare e “a scalino”. La prima è sicuramente preferibile, in quanto tutela maggiormente la prestazione del pannello fotovoltaico nel corso del tempo, scongiurando la sorpresa di un modulo molto performante nei primi anni che improvvisamente perde potenza superata una certa età. Altro fattore molto importante è il rispetto di tale garanzie. Il rivenditore ha una garanzia legale di due anni, ma un pannello fotovoltaico ha una vita molto più lunga. A quel punto entrano in gioco la professionalità e la correttezza del produttore, che anche a distanza di anni deve rispondere di eventuali difetti dei suoi prodotti.

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  • Prezzo: è vero, non è solo questione di prezzo, ma è anche questione di prezzo. Al momento di scegliere è sicuramente uno dei fattori da prendere in considerazione: ha senso scegliere un pannello ad alta efficenza, magari più costoso di un altro, se non si hanno problemi di spazio? O viceversa vale la pena optare per un prodotto economico che non da alcuna garanzia di durata nel tempo, trovandosi alla lung a perdere cifre perdere cifre ben più alte rispetto all’irrisorio risparmio iniziale? O magari infatuarsi di un super prezzo per poi scoprire che il prodotto scelto non ha le certificazioni necessarie? Insomma sono scelte che vanno ben ponderate con l’aiuto di professionisti del settore.


Utopia è qui per questo.

Con oltre 12 anni di esperienza e un livello di specializzazione unico nel panorama italiano, siamo in grado di fugare ogni dubbio o offrire ai nostri clienti il miglior servizio di consulenza, indirizzandoli sempre verso la migliore scelta disponibile nel mercato.

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